NOI ANGELI CADUTI

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L’anticristo. I segni della sua presenza. Chi è? Cosa farà?

Ai nostri giorni si sente parlare sempre più spesso dell’Anticristo e certe volte come di un personaggio che affascina e che, minimo, stimola la curiosità di molti.
Forse è un giusto sentore degli “ultimi tempi”.
Addirittura in certi ambienti come nei fans-club di cantanti Hard Rock e Metal viene osannato e acclamato come un futuro eroe, anticonformista, ribelle e spesse volte blasfemo, praticando una forma anche devozionale che si addentra nel puerile sforzo dell’imitazione e persino nella interpretazione di questo personaggio. Spesse volte viene anche chiamato “666”, cioè il numero che secondo Apocalisse 13:18 descrive la sua persona e la sua personalità.
E’ chiaro che in questi casi, quei giovani non sanno ne immaginano la profondità e la pericolosità che comporta l’approccio, anche superficiale e infantile, con la realtà ideologica e religiosa di tale personaggio.
Spesse volte dimostrano ignoranza che mischiata al fanatismo favorisce proprio l’intento del maligno che è quello di mantenere quei giovani lontano dalla verità e di conseguenza lontano da Dio.
In certi ambienti di gruppi satanici, poi, sono emersi, a rotazione nel corso degli anni, personaggi che, volutamente accompagnati da falsi aloni di mistero, si sono attribuiti l’appellativo di Anticristo.

Quello che ci prefiggiamo con questo breve studio è di analizzare dalla Parola di Dio i passi che parlano di tale personaggio, in modo che possiamo avere una conoscenza, seppur non completa, che ci permetterà di poter valutare oltre alla figura dell’Anticristo, anche i tempi e i modi della sua presenza.
Nel vangelo di Matteo 24:24, Gesù ci avverte in modo generico dell’apparizione di falsi messia e falsi profeti, ma la descrizione in dettaglio, di come e quando apparirà l’Anticristo, la troviamo nel libro dell’Apocalisse.

In questi ultimi tempi molti avvenimenti di carattere religioso e politico, a livello mondiale, stanno avverandosi fedelmente come riportato in alcuni passi dell’Apocalisse che, oltre ad essere premonitori, descrivono gli eventi che favoriranno l’ascesa al potere, e l’accettazione da parte della popolazione mondiale, dell’Anticristo.
In questa occasione ne prenderemo in considerazione alcuni tra i più significativi.
Dalle Sacre Scritture non si evince certamente la data precisa della manifestazione dell’Anticristo, ma troviamo chiaramente descritte le caratteristiche che anticiperanno e accompagneranno la sua presenza.
Una cosa certa è, che si manifesterà nel periodo antecedente la seconda venuta di Cristo in terra.

In diversi passi, che prenderemo come riferimento, non viene specificato il nome “Anticristo”, ma comprendiamo che si sta parlando di lui, in base alle descrizioni che ne delineano la figura. Infatti nelle lettere paoline viene chiamato “l’avversario”, “figlio di perdizione”, “l’uomo del peccato” ed altro, mentre in Apocalisse viene chiamato “la Bestia” (che sorge dal mare).
Di seguito riportiamo i versetti dalle Sacre Scritture che parlano dell’Anticristo e che ne descrivono alcune caratteristiche che possono essere utili per poterlo riconoscere.
Il presente scritto non pretende di essere uno studio completo, ma uno spunto ed un aiuto per ulteriori approfondimenti.
Per brevità sono riportati i singoli versetti che interessano strettamente il tema. Per un adeguato approfondimento si consiglia di leggere l’intero capitolo dei versetti riportati, e in certi casi, anche quelli vicini.

Il ritorno di Gesù.

Dopo che Gesù Cristo risuscitò dai morti, apparve a coloro che egli aveva scelto come suoi testimoni. Stette con loro quaranta giorni insegnando le cose relative al regno di Dio, dopodiché, presso Betania, mentre li stava benedicendo, fu assunto in cielo e precisamente alla destra di Dio, secondo che è scritto: "Si pose a sedere alla destra della Maestà nei luoghi altissimi" (Ebrei 1:3). Questo avvenne affinché si adempissero le parole di Davide: "L'Eterno ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra finché io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi" (Salmo 110:1). Ma, da dove adesso Gesù si trova, egli un giorno ritornerà. Lui stesso ancora prima di soffrire promise di tornare, infatti disse ai suoi discepoli: "Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve l'avrei detto; io vado a prepararvi un luogo; e quando sarò andato e vi avrò preparato un luogo, tornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io, siate anche voi. (Giovanni 14:2-3).
Come avverrà il ritorno di Gesù Cristo? Nella stesso modo in cui egli è asceso in cielo. E' scritto infatti nel libro degli Atti degli apostoli: "E dette queste cose, mentre essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo tolse d'innanzi agli occhi loro. E come essi avevano gli occhi fissi in cielo, mentre Gesù se ne andava, ecco che due uomini in vesti bianche si presentarono loro e dissero: Uomini Galilei, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù che e stato tolto da voi ed assunto in cielo, verrà nella medesima maniera che l'avete veduto andare in cielo" (Atti 1:9-11). Quindi come Gesù fu visto andare in cielo, da coloro che furono presenti alla sua ascensione, allo stesso modo, al suo ritorno, sarà visto tornare dal cielo. Questa volta, pero, non sarà visto solo da un piccolo numero di persone come alla sua ascensione ma da tutti, secondo che è scritto: "Ecco, egli viene colle nuvole; ed ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno cordoglio per lui. Si, Amen" (Apocalisse 1:7).
Gesù verrà sulle nuvole, con gloria e con potenza. A riguardo del ritorno di Cristo è scritto anche: "Allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo e tutte le tribù della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figlio dell'uomo venir sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria" (Matteo 24:30). Il profeta Daniele, centinaia di anni prima, aveva detto: "Io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco venire sulle nuvole del cielo uno simile a un figlio d'uomo; egli giunse fino al vegliardo, e fu fatto accostare a lui.
E gli furono dati dominio, gloria e regno, perché tutti i popoli, tutte le nazioni e lingue lo servissero; il suo dominio è un dominio eterno che non passerà, e il suo regno, un regno che non sarà distrutto" (Daniele 7:13-14).


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