Il banchetto della galassia
Il banchetto della galassia in una rappresentazione artistica (fonte: ESO/L. Calcada/ESA/AOES Medialab)
Una galassia affamata è stata immortalata proprio nel pieno del suo
‘banchetto’, mentre ingoia le nubi di gas che le sono vicine: è la prima
prova diretta che testimonia come le galassie si nutrano di gas per
accrescersi e dare vita a nuove stelle, un meccanismo che finora era
stato solo ipotizzato in maniera teorica. Lo ha rivelato per la prima
volta il Very Large Telescope (Vlt) dello European Southern Observatory
(Eso) in Cile, come riportato in uno studio internazionale pubblicato su
Science.
La scoperta è stata possibile grazie ad un rarissimo allineamento: alle spalle della galassia ‘affamata’ è infatti comparso uno degli oggetti più luminosi e misteriosi dell’universo: un quasar. La sua presenza ha permesso di osservare in controluce ogni dettaglio della galassia e del suo ‘pasto’. Le immagini dimostrano come il gas circostante, attratto dalla forza gravitazionale della galassia, inizi a girarle intorno fino a ruotare con lei, per poi finire nella sua ‘pancia’.
Ogni movimento è stato tracciato grazie a due strumenti di Vlt, chiamati Sinfoni (Spectrograph for INtegral Field Observations in the Near Infrared) e Uves (Ultraviolet and Visual Echelle Spectrograph). Le loro osservazioni confermano in pieno la teoria che era stata elaborata per spiegare come le galassie riuscissero a rimpinguare le loro riserve di gas man mano che questo veniva consumato durante la creazione di nuove stelle.
La scoperta è stata possibile grazie ad un rarissimo allineamento: alle spalle della galassia ‘affamata’ è infatti comparso uno degli oggetti più luminosi e misteriosi dell’universo: un quasar. La sua presenza ha permesso di osservare in controluce ogni dettaglio della galassia e del suo ‘pasto’. Le immagini dimostrano come il gas circostante, attratto dalla forza gravitazionale della galassia, inizi a girarle intorno fino a ruotare con lei, per poi finire nella sua ‘pancia’.
Ogni movimento è stato tracciato grazie a due strumenti di Vlt, chiamati Sinfoni (Spectrograph for INtegral Field Observations in the Near Infrared) e Uves (Ultraviolet and Visual Echelle Spectrograph). Le loro osservazioni confermano in pieno la teoria che era stata elaborata per spiegare come le galassie riuscissero a rimpinguare le loro riserve di gas man mano che questo veniva consumato durante la creazione di nuove stelle.